Ci sono luoghi nel mondo dove il significato della parola “infanzia” viene soffocato dalla povertà e dall’abbandono. In Ucraina, tanti bambini crescono negli “internat”, istituti che, più che rifugi, diventano simboli di solitudine. Bambini senza famiglia, senza certezze, e con un futuro fragile.
Dal 2002, l’associazione Amici dei Bambini di Chernobyl (ABC -ODV) di Ospedaletto Euganeo ha trasformato la speranza in azioni concrete. Per anni ha accolto bambini ucraini in Italia, regalando loro momenti di normalità, affetto e calore familiare. Ma la guerra ha interrotto questi soggiorni, rendendo impossibile portarli fisicamente qui.
Nonostante ciò, ABC non si è fermata. Di fronte alle difficoltà amplificate dalla pandemia e dal conflitto, l’associazione ha trovato altri modi per essere vicina. Grazie alla generosità di tanti, ha organizzato una raccolta straordinaria per aiutare direttamente le famiglie in Ucraina.
Sono stati acquistati cinque quintali di alimenti – pasta, verdure e beni di prima necessità – distribuiti a più di 100 famiglie. Quei pacchi non contenevano solo cibo, ma anche solidarietà e amore. Per i bambini che li hanno ricevuti, era molto di più di un aiuto: era la certezza che qualcuno, anche a chilometri di distanza, pensa a loro.
Le foto dei loro sorrisi, pieni di gratitudine, raccontano meglio di ogni parola quanto questi gesti siano importanti. Anche senza poterli abbracciare di persona, ABC continua a prendersi cura di loro, a dare un senso alla parola “famiglia”